Gara 3: COSI´ FINISCE UN ANNO

07-05-2015 11:02 -

Questo non sarà un articolo come gli altri, mettiamo subito le mani avanti. Inutile raccontare di una partita che tutti coloro che leggeranno queste righe avranno visto. Quello che qui voglio raccontare è una gara vissuta dal campo...i pensieri e le emozioni di una "bella" di play off ma non solo. Racconterò anche di un intero anno fatto di gioie, delusioni, emozioni e affetti forti che si sono consolidanti nell´arco dei 9 mesi di attività di questa squadra. E lo faccio in prima persona.
La partita in sé è stata una bella partita, quasi che avrebbe meritato di essere una finale tanto è stata combattuta. Dopo due set in cui abbiamo dominato, nel vero senso della parola, perché oltre ad essere ben organizzate in campo, in tutti i fondamentali, c´è stata una grinta e una cattiveria agonistica che hanno colto di sorpresa le ospiti. Su ogni pallone come se fosse l´ultimo, in ogni azione la concentrazione pura, sapevamo di non poter sbagliare e volevamo dimostrare i frutti del lavoro di un anno. Questi i primi set..poi al terzo iniziano i problemi. Set gestito egregiamente, finalmente tutti gli attaccanti vengono sfruttati. Si parte con due cartellini rossi. Uno per parte. Iniziano anche strane valutazioni della coppia arbitrale che alla fine hanno buttato un´intera partita sulle doppie (alcune vere altre un po meno e ciò vale per entrambe le formazioni). Quello che c´è da dire è che sul 23/20 per noi qualcosa di strano è successo. Due punti per andare in finale, due punti per chiudere 3/0, due punti per avvicinarsi sempre di più ad un sogno. Nessuno di noi se lo sarebbe mai aspettato eppure eravamo li...ad un soffio dalla vittoria, ad un passo dalla gioia più grande che potevamo provare. Eppure qualcosa va storto. Torre con Serenelli in battuta piazza un ace sulla riga laterale: "va bene ragazze tranquille siamo ancora sopra, ha preso la linea, ci sta. Pensiamo alla prossima." Ricezione, attacco, murato verso la linea esterna... "c´è o non c´è?!" Bho nel dubbio tentativo di copertura che però non va a buon fine. "Ok, calma, riflettiamo su cosa fare. Dai ragazze stiamo ad un passo, si fa!" Azioni lunghe, lunghissime, si arriva sul 25/24 per le ospiti attacchiamo, la palla non va giù ma arriva un fischio...invasione a muro?! No...invasione di piede della nostra attaccante (la mia per la precisione)...26/24 e si va al quarto. Sgomento, incredulità, delusione, nelle nostre teste mille azioni in cui sapevamo di poter chiudere la partita e non l´abbiamo fatto. "Va bene ragazze c´è un altro set. Si può fare, è lunga la strada ma lo sapevamo." Si riparte e blocco? Incertezze? Poca lucidità? Quello che è stato è stato sta di fatto che torre scava un solco quasi incolmabile. Eppure noi ci siamo, noi non molliamo. Punto su punto, azione su azione e iniziamo a giocare meglio e riacquistare fiducia. Lo svantaggio si riduce ma niente, Torre piazza un altro break e si porta su due pari. Respiriamo, dobbiamo avere fiducia in noi stesse e nelle nostre compagne. La squadra c´è siamo sempre noi, unite come sempre nel bene e nel male. Siamo a casa nostra, non abbiamo mai perso qui, non abbiamo mai perso un tie break quest´anno. Forza ragazze non molliamo, c´è un intero palazzetto che è con noi, non possiamo deludere né noi stesse, né il Ciabs né il pubblico. Si riparte, si gioca discretamente, avanti Torre ma andiamo ad impattare sull´ 8 pari. Cambio campo. Siamo in P4. Rotazione difficile, ma ci proviamo. La fortuna però assiste Torre: Bastianutto mette la prima palla sul net...cade nel campo di offida nonostante il disperato tentativo di rianimarla. Altri due aces, stavolta andando a picchiare nelle zone di conflitto. Azioni lunghe vinte da Torre e non ci schiodiamo da quella maledetta P4 e il set finisce 15/8.
Delusione, sconforto, lacrime...tante lacrime rigano i nostri volti. Ci avevamo creduto. Nelle nostre menti flash della partita appena trascorsa. Ciascuna di noi si "incolpa" per errori che possono aver pregiudicato la gara: un attacco, un invasione, una battuta sbagliata, una difesa non ben gestita. Altrettanti sono i flash delle partite passate in questo anno, le delusioni per le sconfitte, le gioia per le vittorie. Sabato siamo passati dalla piena euforia dei primi due parziali, allo sconforto più totale a fine gara.
Sotto le docce si piange, ci si prova a confortare a vicenda, ma tutte sappiamo che possiamo dirci quello che vogliamo ma ognuna rimarrà con la propria tristezza e la rabbia. Tanti messaggi ci arrivano dai nostri amici, dai nostri parenti. Tutti a dirci che nel bene o nel male siamo una squadra fantastica. Ma noi questo lo sapevamo già. Perché è questo quello che ci ha portate fino a qui. Questo e il lavoro che ha fatto il nostro Ciabs. Non spendiamo parole di elogio per lui perché sono di circostanza, le spendiamo perché ci crediamo davvero. Da quando è arrivato ad Offida tante cose sono cambiate. È cambiato il nostro approccio alla pallavolo. È arrivato rimproverandoci che la palestra sembrava una chiesa, sempre zitte senza esultare e senza la grinta che ci vuole per praticare questo sport. È arrivato che stavamo per retrocedere e ci ha portato alla salvezza. Anno dopo anno si è costruito la sua squadra, noi siamo la sua squadra. Si lavora sodo in palestra, si lavora per migliorare, poche ore da incastrare con il lavoro di tutti. Si è fatto il mazzo per noi, per studiare gli allenamenti, si è studiato le squadre avversarie, ci ha preparato ogni settimana fomentandoci ma con cognizione. Ci ha preso in giro, ci ha fatto ridere, si è messo in gioco con noi. Ha capito le nostre problematiche e le nostre esigenze e si è fatto in quattro per permettere a tutte di crescere e di migliorare e di arrivare dove siamo arrivate.
Se questa squadra è quello che è, quindi una Squadra con la S maiuscola è grazie a lui. Ma un po è anche grazie a noi. In questi anni ad Offida ho visto tante giocatrici andare e venire, ma solo chi ha davvero capito la nostra mentalità ed è una persona solare, positiva a cui piace il nostro modo di vivere e di fare pallavolo è rimasto (in alcuni casi..è tornato...vero Smi&Smi?!!?!?). Nessuna di noi può credere che ieri sera abbiamo indossato la nostra amata divisa per l´ultima volta in questo campionato. Nessuna di noi può credere che è già finito tutto. Nessuna di noi può credere che venerdì non saremo in palestra a fare l´allenamento del venerdì. Noi avremmo voluto esserci e il rammarico, la tristezza e la delusione per non essere state abbastanza brave rimarrà a lungo.
Quel che certo rimarrà sono i ricordi, meravigliosi di questo anno. Ricordi fatti non solo di pallavolo ma di amicizia e di situazioni che chi non vive il mondo dello sport e della pallavolo non può capire. Le nostre cene da Paola e Simona (grazie per averci ospitato anche ad orari improponibili), i venerdì di insalatone e karaoke da Betty (tranquillo Mì a casa presto), i viaggi in macchina verso Offida con la musica a palla o a raccontarci le nostre vite. I caffè delle 11 di mattina in pausa dal lavoro, le torte di Rò (non ci chiamano botticelle per caso...), i messaggi motivazionali del capitano, il carnevale, i primi gelati alla Primula, i tentativi di insegnare a Fede a mettere le lenti a contatto, le serate in giro, le sedie tirate perché non avevano il Brancamenta, le trasferte nel pulmino (ognuna il suo posto...siamo scarmantiche), i rituali pre gara, i rituali in gara, la cabala (l´ho detto che siamo scaramantiche?!?!?), la laurea della Press, i nostri gufi messi e postati ovunque (certo che contro quelli veri possono poco), i festeggiamenti per chi ha trovato lavoro (Ciani...devi porta a magna..ma se organizzi da te va bene uguale), i messaggi di Mara che ci ha seguito dalla Capitale ma che è e rimarrà una Botticella per sempre, gli allenamenti con Leo che tornava da Firenze e non ne ha mollato uno e per noi è come se a Firenze non ci sia mai andata. E c´è davvero molto, molto altro!!!! Un anno meraviglioso fatto, costruito e vissuto con persone meravigliose.
Per chi ci sarà, per chi ci tiferà, per chi rimarrà offidano nel cuore l´appuntamento è per l´anno prossimo. Grazie a tutti per esserci stati!
Carol